MODULI FOTOVOLTAICI NON CONFORMI: PROROGATA SCADENZA PER LA REVISIONE DELLA TARIFFA

MODULI FOTOVOLTAICI NON CONFORMI: PROROGATA SCADENZA PER LA REVISIONE DELLA TARIFFA

Secondo l’art. 13-bis del Decreto Legge n. 101/2019, coordinato con la Legge di conversione n. 128/2019, recante modifiche all’art. 42 del D.lgs. 3 marzo 2011, n. 28, tutti gli impianti tra 1 e 3 kW di potenza e quelli con potenza superiore ai 3 kW con moduli non correttamente certificati, non sono tenuti a presentare al GSE l’istanza integrativa per il riconoscimento o aggiornamento della percentuale di decurtazione della tariffa incentivante fissata in precedenza al 30 giugno 2020 ma prorogata poi al 31 agosto 2020.

FOTOVOLTAICO CONTO ENERGIA: AGGIORNAMENTO PRESENTAZIONE ISTANZE REVISIONE TARIFFE INCENTIVANTI

FOTOVOLTAICO CONTO ENERGIA: AGGIORNAMENTO PRESENTAZIONE ISTANZE REVISIONE TARIFFE INCENTIVANTI

In relazione a quanto previsto dall’art. 13-bis del Decreto Legge n. 101/2019, coordinato con la Legge di conversione n. 128/2019, recante modifiche all’art. 42 del D.lgs. 3 marzo 2011, n. 28, il GSE ha fornito alcune importanti novità per gli operatori che hanno problematiche connesse all’utilizzo di moduli non certificati o con certificazioni non valide, vediamo nel dettaglio:

  • Tutti i Soggetti Responsabili di impianti fotovoltaici con potenza > 3 kWp che a seguito di verifica GSE hanno subito un provvedimento di decadenza per moduli non certificati o certificazioni non valide, il GSE ha disposto che questi soggetti possono presentare un’istanza e richiedere la tariffa base che gli era stata riconosciuta ridotta del 10%.

  • Tutti i Soggetti Responsabili di impianti fotovoltaici con potenza > 3 kWp che non hanno ancora subito la verifica GSE, ma sanno di avere moduli non certificati o con certificazioni non valide, il GSE ha disposto che questi soggetti possono presentare un’istanza e richiedere la tariffa base che gli era stata riconosciuta ridotta del 5%.

In entrambi i casi i soggetti che intendano avvalersi di questa misura dovranno dimostrare:

  • di aver intrapreso le azioni consentite dalla Legge nei confronti dei soggetti responsabili della non conformità dei moduli;

  • la sostanziale ed effettiva rispondenza dei moduli installati ai requisiti tecnici e la loro perfetta funzionalità e sicurezza previsti dalle normative vigenti.

Le previsioni introdotte dal DL 101/2019 non si applicano qualora il provvedimento di decadenza del GSE sia oggetto di procedimento e processo penale in corso oppure concluso con sentenza di condanna anche non definitiva in relazione all’installazione dei moduli fotovoltaici non certificati o con certificazioni non rispondenti alla normativa di riferimento.

BONUS CASA 2020: DETRAZIONI FISCALI

BONUS CASA 2020: DETRAZIONI FISCALI

Il bonus casa è un’agevolazione fiscale che consente di beneficiare della detrazione al 50% per le spese sostenute per gli interventi di ristrutturazione fino al 31 dicembre 2020, come l’anno scorso.

Come funziona il Bonus Casa 2020 per ristrutturazioni?

Nel 2020 l’agevolazione fiscale consiste nella detrazione Irpef (l’imposta sul reddito delle persone fisiche) del 50% di quanto speso per i lavori di ristrutturazione effettuati sulla propria abitazione oppure su parti comuni degli edifici residenziali.

La detrazione viene ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Per gli interventi effettuati sulle parti comuni la detrazione spetta al singolo condomino relativamente alla quota a lui imputabile effettivamente versata al condominio entro i termini della presentazione della dichiarazione dei redditi.

La detrazione per la ristrutturazione edilizia non è cumulabile con altre agevolazioni

Nel dettaglio il bonus casa non è cumulabile con l’ecobonus al 65% per gli interventi di risparmio energetico (lavori di riqualificazione energetica, installazione di caldaie, pompe di calore o impianti a biomassa).

Quali sono i lavori di ristrutturazione incentivati?

Tra i vari lavori di ristrutturazione incentivati troviamo gli interventi per il risparmio energetico e installazione di impianti a fonti rinnovabili. Ad esempio l’installazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica a servizio dell’abitazione, cioè per usi domestici di illuminazione e alimentazione di apparecchi elettrici.

Chi può chiedere la Detrazione al 50% per le Ristrutturazioni?

Posso beneficiare della detrazione al 50% tutti i contribuenti residenti o meno in Italia assoggettati dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef). Il soggetto può essere il proprietario dell’immobile oppure il titolare di diritti di godimento sull’immobile stesso.

Come fare il bonifico per la detrazione al 50%?

Per ottenere il beneficio fiscale i pagamenti devono essere effettuati tramite bonifico bancario o postale con espressamente indicato:

  • la causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986);
  • il codice fiscale del beneficiario della detrazione;
  • il numero di partita Iva (o il codice fiscale) del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato.

Si può effettuare il pagamento anche con carta di credito, intestata al titolare, ma non con assegni o contanti.

Come avere la Detrazione al 50% per le Ristrutturazioni?

Per beneficiare della detrazione è sufficiente indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile.

La legge di bilancio 2018 ha introdotto l’obbligo della comunicazione all’Enea sui lavori realizzati, come previsto per l’ecobonus.

Come inviare all’Enea la detrazione fiscale?

L’invio delle informazioni deve avvenire sull’apposito sito web entro 90 giorni a partire dalla data di fine lavori o del collaudo.

La comunicazione dei dati all’Enea è obbligatoria per gli impianti tecnologici: impianti fotovoltaici, impianti solare termico, caldaie a condensazione o a biomassa, pompe di calore, valvole termostatiche, microcogeneratori.

FOTOVOLTAICO: L’EVOLUZIONE PER IL 2025

FOTOVOLTAICO: L’EVOLUZIONE PER IL 2025

Nel prossimo decennio l’energia rinnovabile assumerà un ruolo importante come fonte energetica e l’obiettivo dell’Italia sarà di aggiungere 30 GW di nuova capacità installata entro il 2030.

Sono stati condotti degli studi dalla famosa azienda cinese Huawei che grazie alla sua esperienza nell’energia rinnovabile è riuscita ad identificare diversi punti per migliorare il settore fotovoltaico per i prossimi 5 anni.

Questi trend prendono in considerazione principalmente quattro fattori con l’obiettivo di guidare l’industria verso lo sviluppo di soluzioni intelligenti ed ecocompatibili e a fornire approfondimenti in tema di innovazione promuovendo un rapido sviluppo della nuova industria energetica.

  1. Costo medio ponderato dell’energia elettrica (LCOE);
  2. Compatibilità con la rete elettrica;
  3. Convergenza intelligente;
  4. Sicurezza e affidabilità;

Trend 1: Digitalizzazione

Oltre il 90% degli impianti fotovoltaici sarà digitalizzato

Ad oggi ci sono ancora molti dispositivi obsoleti negli impianti fotovoltaici, sia per quanto riguarda la generazione energetica sia per le comunicazioni, motivo per il quale entro il 2025 il 90% degli impianti fotovoltaici saranno totalmente digitalizzati facendo sì che la loro gestione diventi semplice, intelligente ed efficiente.

Trend 2: Aggiornamenti basati sull’intelligenza artificiale

Oltre il 70% degli impianti fotovoltaici utilizzerà l’intelligenza artificiale

L’intelligenza artificiale può offrire nuove vantaggiose opportunità per i sistemi fotovoltaici come l’identificazione proattiva e la prevenzione dei guasti del modulo fotovoltaico e degli inverter con algoritmi di diagnosi IA. L’ottimizzazione dell’algoritmo di tracker per gestire grandi volumi di dati dell’impianto e l’autoapprendimento consentiranno rendimenti più elevati uniti alla sinergia di stoccaggio dell’energia solare assistito dall’IA per ottimizzare automaticamente la redditività dell’impianto fotovoltaico.

Man mano che gli LCOE continuano a diminuire, e di conseguenza aumenta la complessità dell’O&M, l’IA avrà un’alta probabilità di essere ampiamente impiegata negli impianti fotovoltaici.

Trend 3: Automazione degli impianti fotovoltaici

Oltre l’80% degli impianti fotovoltaici risulterà automatizzato

L’ispezione tramite l’utilizzo di droni e l’O&M automatizzato basato su robot permetterà di gestire lavori di O&M pericolosi e ripetitivi che richiedono un elevato e continuo grado di precisione per una maggiore produttività e sicurezza negli impianti fotovoltaici. Si prevede che gli impianti fotovoltaici in futuro saranno completamente automatizzati.

Trend 4: Supporto proattivo per le reti elettriche

Nel corso dei prossimi 5 anni, gli impianti fotovoltaici devono evolversi gradualmente dall’ adeguamento alla rete elettrica al supporto alla rete elettrica. A tal fine, gli inverter dovrebbero possedere capacità come l’adattabilità del rapporto di corto circuito (SCR), la capacità di controllare la corrente armonica entro l’1%, il passaggio continuo dall’ alta alla bassa tensione e la regolazione rapida della frequenza, necessari per il collegamento alla rete.

Trend 5: Solare + Storage

La percentuale di impianti fotovoltaici associati allo stoccaggio di energia supererà il 30% entro il 2025.

Con la maggiore penetrazione di nuove fonti energetiche, le reti elettriche avranno requisiti sempre più stringenti per la regolazione della frequenza e il “peak shaving” (procedimento in cui si immagazzina energia quando la domanda è bassa per rilasciarla quando invece la domanda elettrica è alta).
Nel frattempo, i costi della batteria diminuiscono con l’avanzamento della tecnologia. Si prevede che l’accumulo di energia funzionerà insieme ai sistemi fotovoltaici e diventerà un elemento critico.

Trend 6: Centrali elettriche virtuali

Oltre l’80% dei sistemi residenziali si connetterà con le reti Virtual Power Plant (VPP)

Nei prossimi 5 anni le tecnologie ICT come il 5G, la blockchain e i servizi cloud saranno ampiamente applicati in centrali elettriche distribuite formando VPP per la gestione collaborativa, partecipando alla pianificazione, alle transazioni e ai servizi ausiliari per i sistemi di alimentazione.
Lo sviluppo della tecnologia VPP ispirerà nuovi modelli di business e attirerà nuovi attori del mercato in scenari fotovoltaici distribuiti, fungendo da motore di crescita per il fotovoltaico distribuito.

Trend 7: Sicurezza attiva

Per limitare i rischi legati all’arco fotovoltaico causati da uno scarso contatto dei nodi nei moduli FV, da una scarsa connessione dei connettori FV o da cavi vecchi o rotti, AFCI diventerà una funzione standard per i sistemi fotovoltaici distribuiti su tetto e sarà incorporata negli standard industriali internazionali.

Trend 8: Maggiore densità di potenza

La tendenza di un LCOE (Levelized Cost Of Energy) inferiore di energia solare, richiede requisiti più elevati con una maggiore potenza di un singolo modulo e facile manutenzione dell’inverter.
Per raggiungere questo obiettivo è richiesta una maggiore densità di potenza.

Con scoperte importanti nella ricerca di semiconduttori a banda larga, come SiC e GaN, nonché algoritmi di controllo avanzati, la densità di potenza dell’inverter dovrebbe aumentare di oltre il 50% nei prossimi 5 anni.

Trend 9: Design modulare

I componenti principali come inverter, PCS (sistema di conversione di potenza) e dispositivi di accumulo dell’energia adotteranno un design modulare.

Inverter, PCS e dispositivi di accumulo dell’energia sono componenti chiave in un impianto fotovoltaico. Ciò influisce notevolmente sulla disponibilità dell’intero impianto fotovoltaico.

Con l’aumentare della capacità e della complessità degli impianti fotovoltaici, l’approccio tradizionale che coinvolge l’intervento di tecnici specializzati per la manutenzione in loco sarà troppo costoso.

Il design modulare diventerà mainstream, poiché consente un’implementazione flessibile, un’espansione regolare e una manutenzione senza l’intervento di tecnici, riducendo notevolmente i costi di O&M migliorandone la disponibilità del sistema.

2020: tutti gli incentivi per l’installazione di impianti fotovoltaici

2020: TUTTI GLI INCENTIVI PER L’INSTALLAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI

Gli incentivi e le agevolazioni previsti nel 2020 a favore di chi desidera acquistare e installare un impianto fotovoltaico sono diversi sia a livello residenziale che aziendale.

Parlando di incentivi fotovoltaici residenziali troviamo il “Bonus Ristrutturazioni”.

Il Bonus Ristrutturazioni offre la possibilità al contribuente di portare in detrazione, in sede di dichiarazione dei redditi, il 50% delle spese sostenute fino il 31 dicembre 2020 per gli interventi di ristrutturazione edilizia e le installazioni di impianti per lo sfruttamento di fonti rinnovabili.

Tra le spese che vengono rimborsate al 50% con il bonus ristrutturazioni troviamo: i costi d’acquisto dei pannelli solari, altri componenti e i costi d’istallazione che rientrano in quei beni e servizi soggetti ad aliquota ridotta 10%. Inoltre tutte le spese di progettazione, prestazioni professionali, redazione della relazione di conformità, perizie, sopralluoghi, imposta di bollo e rilascio di concessioni e autorizzazioni ai lavori.

Nello specifico la detrazione del 50% funziona nel seguente modo: la somma delle spese sostenute viene suddivisa in 10 quote annuali di pari importo che saranno detratte dal beneficiario tramite dichiarazione dei redditi per 10 anni.

Per usufruire dell’agevolazione fiscale è molto importante effettuare i pagamenti di tutte le spese sopra indicate tramite bonifico specificando nella causale la norma di riferimento ( l’art. 16-bis del Testo Unico delle imposte sui redditi ) e il proprio codice fiscale.

Facciamo un esempio: Detrazione fiscale per un impianto fotovoltaico

Costo impianto fotovoltaico da 6 kW = 10.000 Euro iva inclusa 10% (Chiavi in mano), per cui la Detrazione fiscale al 50% è pari a 5.000 Euro (Detrazione fiscale complessiva su impianto fotovoltaico). Detrazione Fiscale annua = 5.000 / 10 = 500 Euro / anno.

Le novità riguardanti le aziende sono le seguenti: nuovo credito d’imposta, la nuova Sabatini e accumuli per il fotovoltaico.

In sostituzione del super – ammortamento quest’anno troviamo il nuovo credito d’imposta del 6% il quale favorisce un vantaggio fiscale a tutte le imprese e professionisti che realizzano investimenti in beni materiali, nuovi e strumentali all’ esercizio dell’impresa, arte o professione.

Il nuovo credito d’imposta comporta un vantaggio fiscale del 6% da ripartire in 5 anni.

Nel 2020 la “nuova Sabatini” è maggiorata del 30% rispetto al tasso standard per tutti gli investimenti produttivi ecosostenibili come l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo e a basso impatto ambientale.

Per quanto riguarda i sistemi di accumulo per impianti fotovoltaici c’è la possibilità di sfruttare il nuovo credito d’imposta del 6% per l’acquisto di batterie da installare negli impianti non incentivati in conto energia.

Invece è differente la procedura per gli impianti fotovoltaici che ricevono incentivi in conto energia in quanto devono verificare l’effettiva possibilità di cumulare il credito d’imposta attraverso l’ Agenzia delle Entrate e una specifica richiesta al MISE.

Addio sconto in fattura per ecobonus e sismabonus

ADDIO SCONTO IN FATTURA PER ECOBONUS E SISMABONUS

Dal 2020 è stato abrogato lo sconto in fattura per chi effettua lavori che danno diritto all’Ecobonus e al Sismabonus.

Lo prevede un emendamento approvato in data odierna dalla Commissione Bilancio del Senato che modifica i commi 1,2,3 e 3-ter dell’art. 10 del decreto crescita.

Nello specifico non sarà più possibile cedere il proprio sconto fiscale ai fornitori che avrebbero poi scalato l’importo della detrazione direttamente sulla somma da pagare per i lavori.

In pratica, si poteva monetizzare subito la detrazione fiscale per risparmio energetico, ottenendo dal venditore uno sconto immediato invece che aspettare di recuperare la detrazione in 10 anni. Chi effettuava lavori in casa come la sostituzione di infissi e caldaie a condensazione, la messa in sicurezza antisismica o la riqualificazione energetica dell’edificio, otteneva il contributo direttamente dal fornitore.

La norma penalizzava, escludendo dal mercato tutte le PMI del Sistema casa che solo per scarsa liquidità finanziaria e insufficiente capienza fiscale per compensare il credito d’imposta, non erano in grado di praticare lo sconto.

La norma invece avvantaggiava grosse aziende non solo nazionali anzi soprattutto estere.

Il Governo deve garantire pari diritti per tutti gli operatori, grandi e piccoli. Grazie a questo intervento si ristabilisce un principio di parità di trattamento e si risana una situazione di squilibrio nel mercato che nel lungo andare avrebbe danneggiato l’intera economia rischiando il collasso di tantissime imprese del comparto casa.

Art. 13-Bis: riduzione delle sanzioni GSE

ART. 13-BIS: RIDUZIONE DELLE SANZIONI GSE

Il 02 novembre 2019 è stato pubblicato in gazzetta ufficiale il testo della legge di conversione del DL–Crisi che contiene importanti novità in merito alle sanzioni del GSE su impianti incentivati trovati non in regola.

Nel caso specifico facciamo riferimento all’ art. 13-bis, ovvero quello dedicato alla riduzione delle sanzioni GSE da incentivazione FER.

La norma prevede una riduzione percentuale delle sanzioni applicate dal GSE a seguito dei suoi controlli, nel caso venissero riscontrate anomalie negli impianti fotovoltaici incentivati, è una norma modificata al ribasso, con effetti anche retroattivi.

I tagli degli incentivi sono passati al 10% e 50% e non solo, tale taglio potrebbe scendere ulteriormente al 5% e 25% se solo si fosse consapevoli e si autodenunciasse prima un irregolarità del proprio impianto.

I proprietari degli impianti fotovoltaici potrebbero beneficiare di una sanzione molto più bassa avendo così la possibilità di tutelare al massimo l’incentivo.

Occorre però tenere a mente che la riduzione al 5% e 25% non è automatica e bisogna essere consapevoli della propria situazione per poter ottenere questo importante vantaggio a livello economico anzi che la revoca totale dell’incentivo.

Quindi è indispensabile conoscere la propria situazione verificando il proprio impianto.

Una volta saputo in che condizioni è l’impianto, qualora emergessero irregolarità, sarebbe l’ideale autodenunciarsi per usufruire dell’ulteriore riduzione delle sanzioni.

Diventa così indispensabile eseguire un’analisi preventiva della documentazione dell’impianto.

Investire in un’analisi preventiva della documentazione, quindi rappresenta la possibilità o di confermare che si possiede il pieno diritto a percepire quell’incentivo oppure l’opportunità di avviare azioni correttive a tutela dell’investimento fatto e dell’incentivo stesso.

Il Fotovoltaico domestico conviene?

IL FOTOVOLTAICO DOMESTICO CONVIENE?

Si sente spesso la domanda: “ma il fotovoltaico conviene?” in quanto non è un segreto che da Luglio 2013 sono terminati gli incentivi del fotovoltaico del 5° Conto energia.

Installare un  impianto fotovoltaico significa, oltre che a risparmiare soldi sulla propria bolletta d’energia elettrica, fare del bene all’ambiente. Installando moduli fotovoltaici sul proprio tetto, infatti significa produrre energia elettrica che sarebbe stata prodotta altrimenti da fonti fossili altamente inquinanti di cui il nostro mondo sta purtroppo diventando schiavo. È bene rendersi sempre più conto ed essere consapevoli che una nostra piccola scelta farebbe davvero la differenza e contribuirebbe a migliorare l’ambiente.

Grazie alla possibilità di accedere alle detrazioni fiscali del 50% (prorogate anche per il 2020 con la nuova legge di bilancio) e agli incentivi statali del conto energia, in Italia molte famiglie hanno investito per l’installazione di un impianto fotovoltaico in grado di produrre energia sufficiente per l’autoconsumo e nel migliore dei casi di produrre un surplus di energia elettrica da vendere al gestore della Rete con modalità ad esempio di scambio sul posto.

L’Italia è un paese geograficamente in posizione tale da poter sfruttare in abbondanza l’energia solare, che è un’energia pulita, anche se con differenze da nord a sud. Naturalmente case ed edifici esposti al sole sono privilegiati e avvantaggiati se si installa un impianto fotovoltaico. Le ditte specializzate sono in grado di progettare e seguire l’impianto fotovoltaico sia per le fasi tecniche sia per quelle burocratiche inerenti le concessioni e le domande per accedere al Conto Energia dei finanziamenti pubblici (in questo caso si parla spesso di impianti “chiavi in mano”).

L’impianto conviene se i costi di installazione prevedono tempi di rientro medi non superiori ai 4-8 anni. Un impianto fotovoltaico ben progettato può ammortizzare i costi anche in 4-5 anni, sapendo poi che la durata media dei pannelli fotovoltaici è di circa 20-25 anni e che nella progettazione si penserà anche ad aver inserito la manutenzione dell’impianto e lo smaltimento dei pannelli a fine ciclo di vita.

Mediamente gli impianti fotovoltaici si ripagano in 5-6 anni a fronte di una durata e buona efficienza dell’impianto ventennale.

Grazie al nuovo portale Gse sull’autoconsumo che permette di inserire la potenza e il costo preventivati da un installatore ogni utente può avere un’idea più precisa del piano di investimento.

Di seguito una simulazione di preventivo per un impianto fotovoltaico domestico realizzata tramite il nuovo portale GSE:

Legge di Bilancio: detrazioni per storage su fotovoltaico

LEGGE DI BILANCIO: DETRAZIONI PER STORAGE SU FOTOVOLTAICO

Secondo una circolare emanata dall’Agenzia delle Entrate a inizio giugno si chiarisce che la spesa per una batteria non dà diritto alla detrazione fiscale del 50% dall’ Irpef se lo storage si abbina ad un impianto fotovoltaico che riceve gli incentivi del conto energia.

In precedenza era stato trovato un accordo tra ministero ed Entrate, parlando di un intervento per riammettere allo sgravio fiscale le batterie abbinate a fotovoltaico incentivato.

L’intervento però non è mai arrivato e ora a risolvere la questione potrebbe essere un intervento con un emendamento alla legge di Bilancio promosso dal senatore Gianni Girotto.

La legge introdurrà un’interpretazione autentica con effetto retroattivo che appunto permetterà allo storage di accedere alla detrazione anche quando l’impianto cui si abbina già riceve tariffe incentivanti quali quelle dei vari conti energia.

Per tutti i soggetti che hanno acquistato batterie abbinate a fotovoltaico in conto energia al momento non accedono alla detrazione nella dichiarazione dei redditi.

Qualora la correzione arrivasse, però, si potrà comunque ottenere la detrazione con la dichiarazione dell’anno prossimo, anche se la spesa è stata effettuata nel 2018 presentando una dichiarazione integrativa.

Per concludere, chiunque ha installato nel 2018 il sistema di accumulo e non ha presentato la relativa comunicazione all’ENEA, la mancata o tardiva trasmissione di dette informazioni non comporta la decadenza dal diritto alla detrazione.

La Cina decide di investire nel fotovoltaico italiano

FOTOVOLTAICO, LA CINA INVESTE NEL SUD ITALIA

Il colosso cinese Jetion Solar “China National Bulding Material Group” ha deciso di investire sulle fonti rinnovabili in Italia.

Jetion è uno dei più grandi gruppi finanziari al mondo con un patrimonio di 82 miliardi di euro che occupa il 203esimo posto nella lista delle 500 società più ricche al mondo.

Il patto da due miliardi siglato a Napoli tra Jetion Solar e Leukos prevede la realizzazione di 1 GW di parchi solari nel sud Italia nei prossimi tre anni precisamente in Campania, Puglia, Basilicata, Abruzzo e Marche.

Durante la presentazione dell’accordo è stato detto che la partnership con il consorzio Leukos vuol essere un passo molto importante per supportare tali iniziative finanziate interamente dallo stato cinese consolidando non solo il rapporto di collaborazione a livello di interscambio di tecnologie ma anche di impiego di manodopera specializzata.